![]() |
Riccardo e Luca - foto di Luca Mariano |
A Settembre ho avuto il piacere di conoscere Luca, un amico del blog EmozioneAvventura, che è venuto a Barcellona per la Caminada Internacional de Barcelona. Abbiamo trascorso piacevoli serate insieme ed è stato un piacere sentirlo raccontare delle sue avventure sui pedali.
Quando mi ha raccontato di aver percorso la via Francigena in bicicletta partendo da Canterbury (Inghilterra), gli ho detto "Luca, questa storia la devi raccontare agli amici del blog!"
Vi lascio alla lettura del suo diario di viaggio
VIAGGIO Canterbury - Como
“Vola solo chi osa farlo; se ci credi, riuscirai”.
Ci sono tanti buoni libri di avventure da leggere ma farsi un proprio viaggio è tutta un'altra cosa.
Questa è la storia di una mia pedalata. Tutto ebbe inizio a luglio quando sognai di percorrere la prima parte della Via Francigena in bicicletta, da Canterbury, in Inghilterra.
Poi un clic su internet per prenotare il volo con Ryanair da Milano Orio al Serio per circa 80 euro compreso un bagaglio voluminoso (la bici) e l'assicurazione. Viaggio di sola andata.
Servì un po' di preparazione fisica, revisione del mezzo e un libretto di 2 ragazzi che la percorsero qualche anno prima e fecero un bel resoconto che facilmente mi procurai via web.
10 agosto. Partenza ore 10.15
foto Luca Mariano
Atterro in orario a Londra Stansted (l'aeroporto secondario di Londra), verifica passaporto e recupero bagaglio. Tutto veloce e senza intoppi. Rimetto in funzione la bici togliendola dall'imballo e mi metto a pedalare (a sinistra!) in direzione sud. Fa un caldo inusuale per l'Inghilterra mitigato da un bel vento. La campagna inglese è verdissima e molto bella, come pure i paesini che attraverso.
Imponenti sono i parchi con grandi querce e campi di criket.
Con l'aiuto della Police riesco a superare il grande ponte (solo per le auto) che attraversa il Tamigi.
La strada è ancora lunga per oggi e mi fermo solo alle 19.30 ad una locanda di Rochester dove mi fanno attraversare il locale tra i clienti sbigottiti per depositare la bici nel retrobottega. Mi aspetta uno stufato fantastico e una bella camera per riposare.
11 agosto
Tempo buono. Destinazione Canterbury. Conto di esserci per le 13. La segnaletica è un po carente e spesso mi fermo a controllare sulla mappa. Non si trova acqua facilmente perché non ci sono fontanelle, quindi ripiego chiedendo alle stazioni di servizio.
La meta m'appare d'improvviso. Prima un cartello e poco dopo sono già in centro. Seguo la folla di turisti e sono di fronte alla cattedrale, punto di partenza del mio viaggio.
I pellegrini in bici hanno l'entrata gratis.
Mi concedo il tempo per una visita ma mi accorgo presto che sono in un pozzo di storia e ci vorrebbe un giorno intero e una guida per scoprirne una parte. Mi accontento di girovagare per la chiesa immensa a cui stanno rifacendo il tetto, il chiostro e il parco che lo circonda. Riparto cercando il sentiero che in 10 km circa porta a Dover ma tutte le indicazioni mi portano sulla A2. I pellegrini non possono essere passati di qua. Poi trovo un passaggio tra i campi e a fatica raggiungo Dover. E' tardi per il traghetto della sera, quindi pernotto all'ostello e mi godo i fuochi d'artificio della festa della sera.
foto Luca Mariano
Altri articoli interessanti:
- Capo Nord in bicicletta - di Marco Cambini
- In bici a Madjugorje - di Christian Sartarelli
- I ritmi nel deserto del Sahara - di Claudio Venturelli
- Aiuti umanitari in Bangladesh - di Andrea Maiorella
- Andare in Egitto, supportare la libertá - di Maria Giovanna Autiero
- In bici da Acquapendente a Capo Nord - di Riccardo Agostini
Riccardo Agostini per EmozioneAvventura
Nessun commento:
Posta un commento