Una passeggiata nei boschi - Il libro di Giugno 2011


Bill Bryson. Una passeggiata nei boschi

Poi la creatura emise un verso: non esattamente un ruggito, ma qualcosa di simile.
“Che diavolo fai, Bryson? Lascialo in pace e se ne andrà da solo”.
“Come fai a essere cosí tranquillo?”
“Cosa dovrei fare? Mi pare che tu sia abbastanza isterico per tutti e due.”
“Scusa tanto, ma mi sembra di avere il diritto di essere un tantino allarmato. Sono in un bosco, perso nel nulla, al buio, che guardo un orso, assieme a uno che non ha nient’altro per difendersi se non un paio di forbicette per le unghie. Posso chiederti cosa pensi di fare, nel caso un orso decidesse di attaccarti? Fagli una pedicure?”
Bill Bryson


Questo libro è veramente divertente!
Edito da TEA nella sua settima edizione, nel Marzo 2009

Il libro di Giugno è Una passeggiata nei boschi, di Bill Bryson

L’Autore
Bill Bryson è nato a Des Moines, nell’Iowa, nel 1951. Nel 1977 si è trasferito an Inghilterra dove ha lavorato come giornalista e qui, dopo una parentesi americana, è tornato a stabilirsi con la famiglia, nel Norfolk. Bryson, più che come giornalista, è conosciuto come autore di divertenti libri di viaggio, contraddistinti da una grande autoironia e da una pressoché infinita serie di aneddoti che vanno di pari passo col racconto.

Altri libri di Bill Bryson:
- Una città o l'altra. Viaggi in Europa
- America perduta. In viaggio attraverso gli Usa
- In un paese bruciato dal sole. L'Australia
- Diario africano


La Trama
L’Appalachian Trail: un sentiero di 3.400 chilometri che si snoda attraverso quattordici Stati americani, dalla Georgia al Maine. Il capostipite di tutti i sentieri a lungo percorso, il sogno di tutti gli amanti della natura e dell’avventura. Ed è proprio in cerca di avventura che, all’èta di 44 anni, Bill Bryson, in compagnia dell’amico Stephen Katz, si cimenta nell’ardua impresa di percorrere a piedi il leggendario sentiero. Ne l’uno nè l’altro ha la minima cognizione delle norme elementari di sopravvivenza nella natura selvaggia, e l’avventura dei due cittadini si svolge all’insegna di una divertita incoscienza tra spassosi contrattempi, bufere di neve, nugoli d’insetti, incontri con animali selvatici e con una sorprendente varietà di individui. Finchè arrivati nel Maine e pronti per affrontare il tratto più settentrionale, i due si troveranno faccia a facia con il primo, vero pericolo ...


Perchè dovreste leggerlo
Non ci crederete ma ho comperato questo libro e lo ho parcheggiato per oltre un anno nella mia libreria  poi qualche mese fa, revisionando i testi che non avevo ancora letto, la sua copertina verde mi è saltata agli occhi.
Mi è bastato leggere qualche riga per scatenare le risa. Una passegiata nei boschi è un originalissimo libro di viaggio, ironico e appassionato, documentato e molto divertente, una celebrazione del fascino della natura e del piacere di andare.

Vi lascio qualche passaggio del libro:

  • Trovai mia moglie in cucina e le annuncia la buona notizia. Si dimostrò di un entusiasmo più contenuto di quanto avrei sperato.“Stai per andare per settimane e settimane nella foresta con una persona che hai visto solo un paio di volte negli ultimi venticinque anni. Sei sicuro di averci pensato bene? Mi pareva di ricordare che avevate concluso il vostro viaggio in Europa detestandovi cordialmente”. “Non è vero. Abbiamo cominciato detestandoci e abbiamo finito col disprezzarci cordialmente. Ma è stato peracchio tempo fa”.Mi guardò come per dire: “raccontalo a qualcun altro” e ribattè: ”voi due non avete niente in comune”.“E invece abbiamo tutto in comune. Abbiamo tutti e due quarantotto anni. Ci diremo tutto sulle nostre emorroidi e i nostri dolori lombari, e di come non ci ricordiamo più dove mettiamo le cose, e ogni mattina puntualmente gli chiederò: ‘Ti ho mai parlato dei miei problemi di schiena?’ e lui risponderà: ‘No, non mi pare, e così ricominceremo tutto da capo. Andrà benone”.“Sarà un inferno”.“Si, hai ragione”.

  • Nel momento esatto in cui mettemmo giù la testa, la sera, fummo improvvisamente circondati da un gran trottare e saltellare di roditori. I quali del resto non avevano la minima paura di noi e passeggiavano tranquillamente sopra i nostri zaini e persino sopra le nostre teste. Kats, imprecando furiosamente, cercava di accopparli a colpi di borraccia e con qualunque altro oggetto gli capitasse tra le mani. Io, dal canto mio, a un certo punto accesi la torcia e ne vidi uno placidamente sistemato sul mio sacco a pelo, ...

  • La mattina dopo, quando ci svegliammo, la pioggia era finita, ma il mondo intorno a noi era ancora grigio e cupo, e l’acqua gocciolava dagli alberi. Non ci facemmo neppure un caffè, tanto era forte il desiderio di andarcene da lì. Smontammo le tende e facemmo in fretta i bagagli. Katz andò a prendere una camicia dallo stenditoio e al suo ritorno mi disse che i sei rompiscatole dormivano ancora della grossa, accanto a due bottiglie di whisky vuote, aggiunse poi con disprezzo. Ci caricammo gli zaini in spalla e riprendemmo il cammino.Ci eravamo allontanati di circa quattrocento metri dal rifugio che Katz mi fece fermare.“Sai che ha detto: ‘oh, no dobbiamo dividere il rifugio con qualcuno?’ E ha spinto i nostri vestiti in fondo allo stenditoio?”Anuii. Certo che me la ricordavo. “Be’, non è che sia proprio orgoglioso di quello che ho fatto, e voglio che tu lo sappia. Ma quando sono andato a prendere la mia camicia e ho notato i suoi scarponi proprio accanto al bordo della piattaforma, ecco, ho fatto una cosa un po’ cattiva”.“Cosa?” chiesi cercando di indovinare, ma senza riuscirci. Aprì la mano e mi mostrò due lacci da scarpe di camoscio. Sorrise – un sorriso ampio, vittorioso – se li mise in tasca e riprese il cammino.


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  2. Pedalando verso est - Il libro di Aprile 2011
  3. In vespa da Roma a Saigon - Il libro di Giugno 2011
  4. Guida al Cammino di Santiago - di Riccardo Agostini



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