Pedalando verso Est - Il libro di Aprile 2011


Luca De Giglio e Fausto Rovere. Pedalando verso Est

Venezia-Mosca, perché?

Uno dei motivi principali è per non dimenticare Cernobyl, un dramma del nostro secolo che, non si sa per quali motivi (politici, economici, comunque di potere), sembra non esista più. Non se ne parla più, non se ne discute più: è come se fosse acqua passata. Purtroppo non è così: i danni che ha già provocato li conosciamo tutti, ma le condizioni del quarto reattore (dal momento che la centrale non ha mai smesso di funzionare) sono catastrofiche. Niente immagini, niente foto, niente stampa. Sembra proprio non esistere più. Alla domanda che abbiamo posto agli addetti ai lavori: "In che condizioni è la centrale?" hanno risposto: "A questa domanda non siamo autorizzati a rispondere".
Fausto Rovere

Qualche anno fa stavo passeggiando nella meravigliosa Perugia quando, passando davanti ad una libreria, non sono riuscito a resistere al canto delle sirene. Nel settore "racconti di viaggio" ho trovato questo libricino arancione, l'ho sfogliato, ho letto qualche pagina e sono passato alla cassa.

Per il mese di Aprile ho scelto un libro datato Marzo 2008 e pubblicato da Ediciclo Editore s.r.l.

Pedalando verso est. In biciletta da Venezia a Mosca di Luca De Giglio e Fausto Rovere



L'Autore
Luca de Giglio è nato nel 1971 a Zurigo, faceva l'agente di commercio imbottigliato nel traffico e in un cravatta troppo stretta. Dopo l'esperienza del Venezia-Mosca ha cambiato la propria vita cominciando a girare il mondo. Da allora non si è più fermato.

Fausto Rovere è nato nel 1971 a Ponzano Veneto (Tv). Ha cercato di porre al centro della sua vita gli altri, operando per oltre dieci anni nel campo sociale e del volontariato. È prematuramente scomparso nel 2006.

La Trama
Da Venezia a Mosca in 20 giorni. Tremila chilometri in bicicletta attraverso l'Europa, tra luoghi e persone di un Est molto vicino a noi eppure ancora lontano. Il viaggio parte dall'Italia, supera l'Austria, attraversa città come Budapest, Kiev, Mosca, racconta le storie e i volti di una delle più grandi tragedie del secolo scorso, Cernobyl. Un libro in memoria del protagonista di questa grande impresa, Fausto Rovere, spinto da una insaziabile curiosità che lo ha portato a esplorare varie parti del mondo e a cimentarsi nei panni del ciclista.

Perché dovreste leggerlo
Pedalando verso est vi colpisce al cuore. Non saranno il linguaggio, le vicende o gli imprevisti a coinvolgervi nella lettura, ma la purezza e sincerità che lo contraddistinguono. In ogni riga ci si sente parte di un progetto che va oltre l'impresa, ci si sente coinvolti in un sentimento di pace ed amore verso il prossimo, si riflette sulla vita, sulla sua semplicità e ci si domanda perché il suo valore venga subordinato alla brama di potere.

Vi lascio qualche bel passaggio del libro:
  • Voglio realizzare questa impresa per dimostrare ai giovani e a me stesso che un'avventura "senza senso" può significare più di molte azioni razionali compiute, sempre uguali, giorno dopo giorno.
  • Le mete che ci prefiggiamo sono spesso il riflesso di falsi bisogni che la vita pratica ci instilla, il riflesso di modelli stereotipati e artificiali che ci automatizzano e ci rendono schiavi dell'utile. L'impresa che mi accingo a compiere è invece il frutto di un'idea legata a un'emozione, le cui motivazioni non appartengono alla sfera del razionale.
  • Non importa da dove si parte e dove si arriva. Ciò che è davvero importante è il viaggio, il movimento, quell'andare avanti per uscire dal tempo razionalmente ordinato ed entrare nella vita. Quella vera!

Il testo è ricco di tante riflessioni importanti, delle nuove lenti da cui poter osservare la vita, delle porte che ci aprono il cammino verso nuovi mondi.

Altri libri:

1) Patagonia Controvento
2) Il Grande boh!



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