Cicloturismo in solitaria

foto di  Hugger Industries

Un’avventura di cicloturismo può essere vissuta in modi differenti

•    Viaggiando con i tuoi figli condividerai ogni piccola conquista.
•    Scegliendo gli amici trascorrerai momenti divertenti.
•    Optando per la solitudine troverai te stesso

Ciascuna scelta implica vantaggi e svantaggi, ma gli ingredienti fondamentali che segneranno l’esito o la disfatta dell’impresa saranno:
1.    avere chiaro l’obiettivo o la meta da conquistare
2.    sapere come raggiungerlo



Meglio viaggiare da solo?!

La maggior parte dei cicloturisti preferisce il cicloturismo in solitaria.
In Italia il cicloturismo è un fenomeno poco diffuso, forse perché a questo concetto si associano temibili interrogativi.

•    E se mi assalgono?
•    E se ho un problema meccanico o fisico e non c’é nessuno a cui chiedere aiuto?
•    E se mi derubano o perdo i soldi?
•    E se soffro di solitudine?

Se avete occasione di parlare con un viaggiatore, vi renderete conto che i problemi che deve affrontare sono altri.

•    Non trovo nessun ristorante e supermercato dove comprare la cena!
•    Il costo per un alloggio è identico sia che dorma una o due persone!
•    Non so dove lasciare bici e bagagli quando entro in un negozio per fare la spesa!
•    Non ho nessuna persona con cui condividere questo fantastico momento!

I vantaggi del cicloturismo in solitaria

•    Sarai più autosufficiente e capirai che sei in grado di cavartela in ogni situazione.
•    Imparerai a rilassarti e a prendere le cose come vengono.
•    Sarai più forte mentalmente, farai cose che credevi di non poter fare e imparerai a vivere senza i tanti oggetti inutili che prima ritenevi indispensabili.
•    Apprenderai molte cose e conoscerai gente interessante.
•    Imparerai ad apprezzare la tua compagnia.
•    Abbatterai pregiudizi ed inutili paure
•    Apprezzerai ciò che hai lasciato a casa
•    Se hai fame, se non vuoi pedalare o allungare la sosta ... non ti devi mettere d’accordo con nessuno!

foto di Daniele Sartori

Le vostre domande sul cicloturismo in solitaria

Perché pratichi il cicloturismo in solitaria?
Non sempre viaggio solo, ma questa opzione mi piace molto. Mi metto alla prova ed alla fine di ogni viaggio mi conosco molto meglio.

Hai mai avuto qualche problema mentre eri in viaggio?
Non è mancato viaggio in cui non abbia sofferto di qualche imprevisto.
Potreste non crederci ma quelli piè difficili da superare si annidano nella mente.
In un viaggio fatto a piedi sono stato messo a dura prova.
Dopo una notte trascorsa all’aperto e 30Km di cammino, mi sono ritrovato influenzato e costretto a dormire di nuovo a terra. Quando sono stanco, non ho mangiato ed il mio fisico è debilitato, il morale scende in picchiata e vengo colto da attacchi di panico.
Da quell’esperienza ho imparato ciò che devo fare per NON generare attacchi di panico che da quell’occasione non si sono più presentati.

Che precauzioni prendi durante il viaggio?
Mi fido del VI senso

foto di Marco Bellucci
Durante un viaggio, in quale nazione ti sei sentito a casa e dove non vorresti tornare?
L’europa è la mia casa, ma se devo scegliere una nazione direi la Germania. La gente, soprattutto nel sud, é molto ospitale, pronta al dialogo e sempre disposta ad aiutarti.
Fino ad oggi non posso esprimere pareri negativi su alcuna nazione e le uniche brutte esperienze sono collegate esclusivamente ad episodi.
Per quanto riguarda l’Italia, credo che gli italiani siano un popolo con un cuore grande. Ho incontrato e conosciuto tante persone disposte ad aiutarmi ed a cui ancora oggi sono legato. Un grazie non basta.

Cosa c’è di buono nel cicloturismo in solitaria?
Decido le giornate in base alle mie esigenze

Cosa c’è di cattivo nel cicloturismo in solitaria?
Dover lasciare incustodita la bicicletta quando vai a fare la spesa

Un aneddoto che ti piace ricordare?
Primo: non credo nel caso.
Secondo: se una persona ti vuole regalare qualche cosa, devi accettarlo.
Mi trovavo in Svezia, avevo appena fatto la spesa ed ero rimasto senza soldi. Stavo mangiando, seduto fuori dal supermercato, quando si avvicinano due signore polacche ed iniziamo a parlare. Mi regalano 1,50Kr (moneta svedese) ovvero 1,50€ che inizialmente rifiuto ma poi, vista l’insistenza, accetto e ringrazio. Riprendo il cammino e quando mi trovo “nel bel mezzo del niente”, si rompe irrimediabilmente il traino della bici.
La sorte ha voluto che questo accadesse accanto alla fermata del pulman e ... indovinate quanto costava il biglietto?
1,50Kr!

Un libro da leggere sul cicloturismo in solitaria

Vi segnalo il libro Cicloturismo per tutti. Come organizzare una vacanza in bicicletta. Dovete assolutamente leggerlo se decidete di iniziare la vostra vacanza in bici!

Altre informazioni interessanti:
  1. La bici ideale per la pratica del cicloturismo
  2. Precauzioni per chi pratica cicloturismo
  3. Cicloturismo in gruppo


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1 commento:

  1. Hola Agostino, sono un cicloturista da tempo e tra i miei viaggi, quello che considero l'impresa fu la traversata del massicio del Monte Rosa, 14 giorni entusiasmanti, sopratutto gli 8 passati sui monti.... Solitamente vaiggio in 2 ma quest'anno, partiti in 3 per la Corsica, dopo una settimana ho abbandonato i miei soci perchè dovevo finire il giro e avevo meno tempo dei miei soci, ero timoroso e titibante per la solitaria, ma alla fine ho scoperto che è una figata e condivido a pieno il tuo post .... ciao
    p.s. mi chiamo Walter

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