La paura di viaggiare da soli è nostra alleata



Mi sto preparando per un viaggio in Grecia e mi sembra incredibile che in questo momento stia provando un po' di paura di viaggiare da solo quando in passato ho affrontato viaggi di gran lunga più impegnativi come un pellegrinaggio a Santiago de Compostela ed un viaggio in bicicletta a Capo Nord.

Questa paura di viaggiare da solo mi ha portato a rivolgermi una domanda "perché oggi sei preoccupato mentre un tempo non lo eri?" . La risposta è stata delle più scontate "perché non sono più abituato a viaggiare da solo". Esatto, è solamente una questione di abitudine!

In questi ultimi anni ho viaggiato con Ana (la mia compagna) o con gli amici. Posso assicurarvi che sono state esperienze meravigliose di cui conservo bellissimi ricordi (magari ne parlerò nel blog). Ma il fatto di muoverti in compagnia ti porta a perdere l'abitudine a viaggiare da solo.


Perché adoro viaggiare solo

Tutti dovremmo provare questa esperienza, metterci lo zaino in spalla e partire da soli per un viaggio. Non importa dove, ciò che conta sarà il tempo speso con noi stessi.

Quando siamo soli, in un ambiente sconosciuto, ci mettiamo alla prova. Scopriamo i nostri limiti, impariamo a gestire lo stress ed impiegare il tempo libero. Un viaggio da soli ci aiuta a conoscerci meglio ed è più efficace di una seduta dallo psicologo perché, come diceva Gigi Marzullo, ti porta a farti delle domande a darti delle risposte. 

Solamente dopo aver sfidato le nostre paure godremo del piacere di godere di viaggiare nella solitudine.

Ma quali sono le paure che deve affrontare chi viaggia da solo?

Mi sono divertito a guardare qualche blog, per leggere le esperienze di coloro che si erano trovati a viaggiare da soli. È stato interessante vedere come ciascun blogger trovasse il lato positivo in questa esperienza. Ad esempio Stefania Cassani, nel suo bellissimo articolo ricco di spunti e riflessioni, diceva che viaggiare da soli ci rende più forti, mentre Giulia sosteneva che viaggiare da soli è fare esperienza della libertà allo stato puro.

E così ance io sono finito con il domandarmi quali fossero le paure che stavo sfidando e le ho catalogate assegnando la prima posizione a quella che considero la paura più importante per poi proseguire in ordine decrescente.
  1. La noia
  2. I pericoli
  3. La malattia
  4. Gli imprevisti
  5. La lingua
Proverò ad analizzarle per mostrarvi ciò che accade nella mia mente e quale risposta mi ha permesso di superare il problema. 

1. Viaggiare da soli è noioso

Avete ragione, viaggiare da soli può essere noioso. Quando andiamo in un posto nuovo, non conoscendo nessuno, è probabile che trascorreremo del tempo in silenzio e solitudine.

È un'esperienza che ho provato. In molti viaggi mi è capitato di sentirmi solo ed annoiato e devo ammettere che è una sensazione sgradevole. Il morale comincia a scendere e ti viene voglia di abbandonare l'impresa e tornare a casa. Ma non sempre si può lasciare tutto e tornare indietro!

La noia e la solitudine di un viaggio mi hanno insegnato ad organizzarmi meglio e scegliere una buona compagnia da portarmi dietro. Adesso infatti ho sempre con me un taccuino, una penna ed un libro. Posso assicurarvi che non mi serve niente altro per stare bene.

Se voglio parlare entro in un bar, prendo una birra e scambio due parole con il barista. 
Se sono in qualche città utilizzo delle piattaforme come Withlocals o Meetup.
Se non c'è nessuno disposto ad ascoltarmi scrivo una lettera alla mia famiglia.

La noia è inevitabile in un viaggio, ci sono sempre dei momenti in cui si presenta, soprattutto nella fase iniziale quando usciamo dalla nostra routine quotidiana in cui tutto è perfettamente organizzato e ci catapultiamo in una nuova realtà in cui dobbiamo imparare ad improvvisare.
La ricetta per sconfiggere la noia consiste proprio nell'improvvisazione, ovvero osservare ciò che abbiamo a disposizione e goderne.

2. Viaggiare in solitaria può essere pericoloso

Esatto! Anche in questo caso avete ragione.
Quando siamo soli siamo più vulnerabili perché non c'è nessuno al nostro fianco che pronto difenderci. Ma quando dico che da un viaggio si torna più ricchi di esperienza, è proprio a questo che mi sto riferendo.

La nostra temporanea vulnerabilità ci porterà a sviluppare il sesto senso.
Non sono mancate occasioni durante i miei viaggi in cui ho abbandonato un alloggio perché non mi trasmetteva buone vibrazioni.

Può capitare di conoscere persone che non ci trasmettono buone vibrazioni o si comportano in modo strano. Al primo campanello di allarme si saluta la persona e ci si rimette in gioco.

Viaggiare da solo ti insegna ad essere più attento, impari a valutare meglio persone e luoghi prima di metterti in qualche situazione scomoda. Ma permettimi di dirti una cosa, la maggior parte dei luoghi e delle persone che incontrerai sono meravigliose!

Il vero problema, la ragione per cui riteniamo che sia pericoloso metterci da soli in viaggio, è dovuto agli input che riceviamo dai mezzi di comunicazione. Se aprite la TV troverete notizie che scoraggerebbero a partire anche la persona più impavida. La televisione e la stampa trasmettono l'idea che questo mondo sia dominato dal male ma posso assicurarvi che le cose non sono così.

3. Se sono solo e mi ammalo?

Beh! In effetti è un bel problema. Quando stiamo male l'unico posto dove vorremmo trovarci è casa nostra, avere al nostro fianco la mamma, il babbo, la compagna o il compagno. Ma quando siamo in viaggio da soli questo non è possibile.

Dobbiamo prendere in considerazione la possibilità di ammalarci mentre siamo in viaggio e valutare come comportarci nel caso si verifichi questo problema. Prima di partire, se avete un itinerario approssimativo di dove andrete, domandatevi "se mi ammalassi in questa zona cosa potrei fare?".
In questo modo avrete un piano approssimativo e valuterete la possibilità di acquistare un'assicurazione medica. 

4. Come affronto gli imprevisti?

Ce ne saranno sicuramente imprevisti nel tuo viaggio, anzi io ti auguro che ce ne siano perché è da questi che si traggono i migliori insegnamenti. 

Gli imprevisti, lo dice la parola stessa, non si possono prevedere e pertanto non si può stabilire una strategia efficace. Ad ogni modo credo che gli unici imprevisti di cui dovete tenere particolarmente conto siano quelli relativi al vostro stato di salute (di cui vi ho parlato nel punto 3 di questo articolo), per tutti gli altri imprevisti la parola d'ordine è "denaro". Se avete disponibilità economica tutto è risolvibile.

Se perdete un aereo, potete comprarne un altro.
Se perdete lo zaino, potete comprarne un altro.
Se non trovate un alloggio, potete affittarne un altro.

In ogni viaggio non sono mancati imprevisti ed il modo in cui li ho risolti è stato quello che vi ho appena suggerito.

5. Se viaggi da solo e non conosci la lingua locale...

ma sei italiano, allora sei salvo! Dico sul serio, non serve sapere una lingua ma solo la volontà da parte delle persone per capirsi.

Puoi fare gesti o disegnare per comunicare il tuo messaggio. E poi pensa che ai fini della sopravvivenza, ciò che ti serve è mangiare e dormire. Io sono convinto che pur senza parlare la lingua locale saresti capace di sopravvivere.

Senza dimenticare la tecnologia, i telefonini, le app, le mappe che ti aiutano anche in situazioni che un tempo potevano essere considerate disperate.

Mi ricordo di un viaggio in auto fatto in Bulgaria nel '98. Avevo una mappa stradale con caratteri latini mentre sulle strade ogni cartello era in cirillico. Non sapevo dove stavo andando, non c'erano ancora gli smartphone e le connessioni internet, ed indovinate cosa ho fatto? Mi sono fermato in un bar e con i gesti mi sono fatto spiegare la strada!

Conclusioni sulla paura di viaggiare da soli 

La cosa più importante che vorrei vi rimanesse leggendo questo post è che la paura di viaggiare da soli è la vostra alleata. Non dovete evitarla ma ascoltarla. La paura non ci sta dicendo di non partire per un viaggio ma ci consiglia di valutare possibili scenari e trovare eventuali soluzioni prima di metterci in marcia.

Posso assicurarvi di una sola cosa. Se cercherete una ragione per non partire, se cercherete una paura che possa farvi cambiare idea, la troverete. Quello che vi serve è guardare oltre, vedere le possibilità che si apriranno facendo il vostro primo passo in questa meravigliosa avventura.

Fidatevi di me, partite!


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