Nella mia memoria è rimasta impressa una passeggiata nei boschi con mio padre. Era una giornata di primavera e noi avevamo deciso di andare a tagliare un grande albero che si trovava nel bosco vicino casa.
Il babbo mi camminava davanti con in spalla una vecchia accetta, io lo seguivo attento a non cadere. Finalmente arrivammo davanti al tronco:
"babbo, ma questo tronco è enorme, come facciamo ad abbatterlo?"
Lui si avvicinò, mi porse l'accetta e mi invitò a colpire.
Valutai attentamente, bilanciai "l'arma di distruzione", flettei il busto verso destra e poi con tutta la forza di cui disponevo scagliai il colpo.
L'accetta ruppe la corteccia e vibrando ferì il tronco.
Guardai il babbo con espressione affranta, il primo attacco non aveva portato grandi risultati a dispetto di un grosso dispendio d'energia.
Lui mi disse "Riccardo, prova ancora!"
Cercai di riappropriarmi dell'accetta ma questa si è incastrata nell'albero.
Il babbo Filippo mi guardò e sorrise, mi passò una mano tra i capelli:
"ricorda Riccardo questo tronco è la metafora della vita. La prima cosa che devi imparare è che la vera forza non risiede nelle tue braccia ma nella tua mente! La seconda cosa è che con intelligenza e costanza riuscirai ad ottenere tutto ciò che vorrai. Infine ti voglio dare un ulteriore consiglio: non stabilire obiettivi smisurati da voler raggiungere nell'immediatezza poichè tutto sará più semplice se doserai le forze in base alle tue capacità e cercherai di utilizzare l'intelligenza"
Il babbo prese l'accetta e cominciò a colpire il tronco da differenti inclinazioni, producendo un taglio ampio e profondo. Poi mi passò di nuovo l'accetta e mi invitò a seguire il suo esempio.
Il taglio si fece di volta in volta piú grande e dopo due ore cominciai a sentire uno scricchiolio. All'improvviso il tronco si spezzò infrangendosi al suolo.
In quella bellissima giornata di primavera capii che se un obbiettivo è troppo grande per essere conquistato in un solo colpo, devo dividerlo in obiettivi più piccoli. Se sarò perseverante e determinato riuscirò a raggiungere la meta.
Questo bel momento trascorso insieme al babbo rimarrà nei miei ricordi di bambino e rappresenterà per sempre un'importante metafora della vita.
Al babbo Filippo che mi guarda da una stella
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