Max Mauro. Patagonia Controvento
In quanto ad avventure, non c'é dubbio che quelle piú memorabili le ho vissute prima dei dieci anni. Credo che tutti quelli cresciuti in campagna, almeno fino a vent'anni fa, prima dell'invasione della televisione, possano dire lo stesso. Le mie avventure di bambino avevano un mezzo prediletto e quasi esclusivo: la bicicletta.Mi piace molto perdermi in libreria. Entro, scelgo un libro e mi metto seduto a contemplarlo.
Max Mauro
Ne osservo la copertina, i colori e poi lo annuso. I libri nuovi hanno un odore particolare, mi ricordano le scuole elementari. Dedico qualche minuto alla lettura e se vedo che in questo tempo nasce una sintonia, passo all'acquisto.
Mi piacciono i libri di carta, poterli stringere tra le mani, sottolinearli, prendere appunti. É per questo che entro ancora in libreria, gli e-book sono lontani dal mio credo.
Per questo mese ho scelto un libro che é capitato quasi per caso tra le mie mani; un libro pubblicato nel 2006 da Edicilo Editore s.r.l.; un libro che racconta un viaggio che spero presto di poter fare.
Per il mese di Febbraio ho scelto Patagonia controvento
di Max MauroL'Autore
Max Mauro nasce in Svizzera nel 1967.
Scrittore e giornalista, si interessa di migrazioni, culture di confine, culture giovanili, viaggi (in bicicletta).
Il suo ultimo libro é La bici sopra Berlino
edito da Ediciclo e datato 2009. Oggi Max Mauro é tornato a giocare con un giornale autogestito chiamato
"My home is where I am happy".
Il motto che accompagna questo giornale é:
"Cronache sincere da un cortile di passaggio"
Poiché, come segnale l'autore: "la sinceritá pare essere un valore poco apprezzato di questi tempi. Viva la sinceritá"
La Trama
Patagonia controvento racconta di un viaggio solitario in uno dei luoghi prediletti da scrittori e sognatori alla ricerca di storie di vita e paesaggi ancora vergini.
1800 chilometri in bicicletta per capire che nella vita forse é meglio fare come gli "uccelli della tempesta": lasciarsi andare alla deriva e sfruttare i venti di ritorno piuttosto che ostinarsi a pedalare controvento.
Perché dovreste leggerlo
La cosa che mi ha colpito é la sensazione di affinitá con il protagonista.
Max Mauro in questa avventura non sembra essere un ciclista esperto ma piuttosto un viaggiatore curioso. Il suo presentarsi in maniera umana davanti agli occhi del lettore, mostrando i limiti, le paure ed i dubbi che attanagliano un uomo che si appresta a compiere l'impresa, ci fa capire che ogni traguardo, per quanto grande possa sembrare, é alla portata di ogni uomo.
Non bisogna essere degli ironman per compiere un'impresa ma avere una forte motivazione che ci spinga a pedalare verso il nostro obiettivo.
Del libro mi hanno colpito molti passi e ve ne lascio un piccolo assaggio:
- Mi piace visitare i cimiteri, sono dei luoghi che parlano. Mi sembrano dei piccoli anfratti dove la gente lascia una traccia di quello che pensa, anche se sono solo poche righe in memoria di un defunto.
- Alla fine del mese ciclistico e dei 1800 chilometri percorsi conteró una decina di "contatti canini" ma nessun morso. Dopo questa esperienza la conclusione é la seguente: il cane sará il miglior amico dell'uomo, ma non tutti i cani possono essere dei buoni amici. Detta con una massima da osteria: ci sono uomini e uomini e ci sono cani e cani.
- Le parole dell'emigrazione si somigliano ovunque. Strappi, perdite, allontanamenti, rientri, successi, fallimenti. Spaesamenti. Non conoscere il posto dove si arriva, non riconoscere il posto da cui si é partiti. Si gioca fra questi due lembi di un tessuto che si vorrebbe elastico - ma non lo é -la vita dell'emigrante.
Nelle ultime pagine di Patagonia controvento. Viaggio a pedali lungo il Camino Austral e la Terra del Fuoco
troverete numerosi indirizzi web utlizzati per progettare il viaggio e dove potrete rintracciare molte notizie interessantiAltri articoli:
- Patagonia in bicicletta
- Max Mauro il suo sito web
- Capo Nord in bicicletta
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