17 anni di EmozioneAvventura. Ultimo post?

 

A gennaio questo blog festeggia 17 anni. In questi giorni stavo pensando a questo spazio dove negli anni ho sperimentato un po' di tutto. Ho iniziato con un progetto che aveva a che vedere con il mio amore per i viaggi e poi molto è cambiato, spesso ho sospeso le pubblicazioni, l'ho convertito in uno spazio per raccontare un po' di me e forse adesso sta diventando uno spazio di confidenze.

Tra due mesi compio 48 anni e sono tornato qui a scrivere, a mettere ordine ai miei pensieri. A volte penso che questo blog finirà con il raccontare tutta la mia vita che negli anni ho costruito seguendo i miei sogni.

Sapete cosa mi manca dei miei 31 anni, quando ho inaugurato questo blog? Lo slancio!

Penso che la mia sia l'età in cui ti fermi e ti domandi "sto andando dove volevo?". La mia risposta è "si". Anche se l'idea iniziale del vivere una vita in viaggio si è trasformata, continua a mantenere parte di quell'essenza.

Non vivo una vita in viaggio ma viaggio per lavoro e questo mi permette di avere una famiglia, una casa ma allo stesso tempo continuare a sentirmi un po' nomade. Questo per me è un ottimo equilibrio, oggi non me la sentirei di vivere viaggiando senza avere radici. Come cambiano le priorità con il passare degli anni!


Cosa faccio oggi? 

Lavoro come Life Coach e Public Speaking Coach. La cosa bella di questo lavoro è la possibilità di entrare in contatto con molta gente e soprattutto presentare eventi dal vivo con un pubblico numeroso ed interessato a condividere con te un momento magico della propria vita fatto di crescita e motivazione.


Cosa vorrei domani

Gli ultimi 5 anni della mia vita mi hanno e mi stanno mettendo alla prova. La mia salute non è al massimo e quindi il più grande augurio che mi faccio per il 2026 è recuperare uno stato fisico ottimale poiché, come diceva la mia nonna, "se c'è la salute c'è tutto".

Professionalmente non cambierei nulla, piuttosto migliorerei ciò che sto facendo. Ciò che mi entusiasma è l'energia di un grande pubblico e per il 2026 vorrei poter presentare un evento dal vivo con 2000 partecipanti (per la precisione 1978 partecipanti). Tanto tempo fa mi sono dato questo obiettivo. Quando è nata l'idea ciò che probabilmente stavo cercando era riconoscimento e approvazione, oggi ciò che sto cercando è condivisione e unione.

Ritengo che quello che un tempo era un concetto libero di internet sia, con il passare degli anni, completamente sfumato. Per come la vedo oggi la rete e i social, si sono convertiti in strumenti di controllo e condizionamento sociale. Un modo per portarci a vivere una vita virtuale ed in solitudine.

Quello che vorrei fare con questi eventi dal vivo è portare le persone ad incontrarsi e diffondere un messagggio... Noi siamo cellule d'amore! Se impariamo a riconoscere la nostra unicità e vivere in accordo con il nostro sentire, o quella che io chiamo Essenza Divina, non solo la nostra vita migliorerà ma anche la società in cui viviamo subirà importanti miglioramenti.


Questo sarà l'ultimo post?

Spesso mi capita di entrare in blog che frequentavo tanti anni fa e trovarli "interrotti". All'improvviso si è smesso di pubblicare senza avvisare chi per anni ci ha seguito. L'ho fatto anche io. Ma quando entro in questi blog poi provo un misto di tristezza e curiosità. Tristezza perché capisco che qualcosa che un tempo otteneva approvazione d'un tratto a smesso di essere apprezzata, e curiosità perché mi chiedo "ma che fine avrà fatto chi con le sue parole mi ha accompagnato per tanti anni?". Perché senza che ce ne rendiamo conto noi, con i nostri racconti, per qualcuno diventiamo importanti punti di riferimento.

Sarà il mio ultimo post? No, non è nelle mie intenzioni. Vorrei riprendere questo spazio ma farlo con questa leggerezza. Uno spazio di condivizione senza la presunzione di insegnare nulla ma con l'obiettivo di raccontare ciò che passa per la mia testa e mettere un po' di ordine alla mie idee. Il fatto che oggi nessuno legga più i blog e che è veramente difficile indicizzare un contenuto mi dà la tranquillità di scrivere con la quasi certezza di non essere letto ma con la responsabilità di essere chiaro per un possibile lettore. Un pensiero un po' contorto ma per me efficace!

Ad ogni modo dicevo che probabilmente non sarà l'ultimo post ma a volte la vita ci soprende e siamo costratti a chiudere i battenti senza nessun preavviso. Per questo ho pensato di scrivere queste righe per ringraziare chi si troverà a passare da queste parti, per leggere le mie parole nella speranza che quanto condiviso in questi anni, anche se in una modalità piuttosto disorganizzata, possa essere stato d'aiuto.


I miei figli

Ed infine volevo lasciare due parole per i miei figli Santiago e Stella che nel 2009, quando ho inaugurato questo blog erano solo nei miei pensieri. Ma trovo curioso che il blog sia stato inaugurato da un articolo in cui raccontavo il mio pellegrinaggio a piedi a Santiago de Compostela e come da quel viaggio siano nati loro, i grandi amori della mia vita.

"Santi e Stellina... ma oggi vi ho detto che vi voglio tanto bene?  Se non lo avessi fatto allora approfitto per ricordarvi che... Vi voglio tanto bene!"

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