Capo Nord in bicicletta - Sigfrid - di Marco Cambini


Continua il racconto in pillole di Marco Cambini che nell'estate 2012 ha compiuto il suo viaggio a Capo Nord in bicicletta.



Sigfrid: desidero parlarvi di Sigfrid perché mi ha colpito molto la sua generosità e l’amore per l’Italia. Arriviamo intorno alle ore 20, ci ha fatto strada una simpaticissima ragazza in bici, al campeggio privato di Mundorfen (ad una decina di km da Bremen). L’entrata è stata spettacolare, da attore professionista: pedalo attraversando tutto un bel prato

Capo Nord in bicicletta
foto di Marco Cambini

e mi presento ad una tavolata di persone che stavano cenando dicendo:” I’m tired, is possible to sleep here this night?” Mi guardano ridendo, ed una delle donne mi dice :”Why no?” e rivolgendosi ad un commensale gli dice (intuisco, perché parla tedesco) di andare a chiedere. Inizialmente il gestore del camping non è troppo d’accordo proprio perché il camping è privato poi, mostrandogli la mia bella bandiera sventolante, dico che veniamo in bici dall’Italia e lui si “scioglie”. Mi consegna le chiavi delle docce delle signore (dice che sono più pulite), mi dice dove montare le tende e dopo poco si presenta con due belle birre fresche, omaggio. Cerco di ricambiare con il mio solito Jolly caffè ma mi dice che per lui è tardi, altrimenti non dorme. Ne riparliamo domattina. Al mattino, Gunter, l’omone 


Capo Nord in bicicletta
foto di Marco Cambini

che ci aveva accompagnato da Sigfrid la sera precedente, viene a salutarmi e mi da un berretto con i colori della nazionale tedesca dicendomi:”for you Marco” 

Capo Nord in bicicletta
foto di Marco Cambini

(Renzo me lo invidierà per tutto il viaggio). Lo saluto con un “Grazie!!” e un “just moment”, prendo la celeberrima Bialetti e gli faccio un bel caffè (ed i tedeschi lo apprezzano davvero il nostro”Espresso”). Smontiamo tutto e ricarichiamo le bici. 

Capo Nord in bicicletta
foto di Marco Cambini

Vado per pagare il campeggio:”how much, Sigfrid?”, lui mi guarda negli occhi, mi stringe la mano e mi dice “Ciao”. Che dire, io quasi quasi mi commuovo perché sono questi gesti che ti fanno capire che forse siamo ancora in tempo a migliorare questa nostro mondo. Forse, da buon toscano ed in più livornese, risulterò simpatico, di sicuro la cortesia, specie se accompagnata al rispetto dell’Altro, apre molte porte. Partiamo con il sole, fuori e dentro di me.

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Riccardo Agostini per EmozioneAvventura

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