Non voglio trasformare questo post in un collage di ricordi poiché di come si vive a Perugia ne ho già parlato nel libro "L'amore ai due poli" ed inoltre c'è chi ha scritto dei post bellissimi su questo tema. Mi riferisco agli articoli Le ragioni del cuore di Perugia che solo un ex universitario può capire dal blog di C'era una Vodka e Perugia e tutto quello che voi non sapete ma che ogni universitario conosce molto bene dal blog di Valeriadecibel. Ma prima di spiegarvi come si vive a Perugia permettetemi di riassumervi in poche righe lo spirito di chi ha vissuto la città prima del 2005.
Per un tempo ho creduto di essere l'unico a soffrire di una struggente malinconia, l'unico che di tanto in tanto si collegava alla webcam di piazza IV Novembre per rivedere le scalette del duomo di San Lorenzo dove per anni mi ero seduto a bere una birra in buona compagnia. Poi ho scoperto non essere così. Ho ritrovato per caso gli studenti di un tempo che mi hanno confessato di provare lo stesso incondizionato amore per questa città, un amore malinconico che il tempo non è riuscito a cancellare. Se vi troverete a parlare con noi fate attenzione alla passione che accende i nostri occhi quando passeggiando nei ricordi percorreremo le vie del centro, saliremo le scale di via dell'acquedotto e, attraversando corso Vannucci, raggiungeremo la Rocca Paolina "co' baluardi lunghi e i sproni a sghembo!".
Trasferisi a Perugia? Nel caso stiate valutando un possibile trasferimento voglio offrirvi una duplice visione della città che spero vi possa essere utile. A Perugia si è consumata gran parte della mia esistenza ed in questo articolo su com'è vivere a Perugia voglio lasciarvi due opinioni:
- Vivere a Perugia da studenti
- Vivere a Perugia da lavoratori
Come si vive a Perugia da studenti
La vita degli studenti dal 2005 al 2015
Rispetto alla Perugia che conoscevo, a partire dal 2005 le cose sono cambiate. Importanti facoltà trasferite in periferia, l'inizio della crisi economica e l'omicidio di Meredith Kercher (nel link trovi il libro) hanno portato il numero di universitari a scendere da 35000 a 19000 unità. Sembra incredibile ma in soli dieci anni Perugia ha perso oltre 16000 studenti! A risentirne è stato soprattutto il centro storico penalizzato inoltre da dubbie direttive comunali: impedire alle auto prive di apposito permesso di circolare nelle zone ztl; chiudere alle 21:20 il servizio di mini metro che collega la periferia al centro; vietare ai locali notturni la somministrazione alcolica dopo l' 1:30. La mia opinione è che sia stato fatto tutto il possibile per ridurre Perugia ad una città fantasma e mi sembra incredibile che ad operare tali scelte sia stata la stessa amministrazione comunale.
Pro:
Se vi trovate a passare da quelle parti visitate i giardini Carducci e dirigete uno sguardo all'orizzonte. Di notte, con tutte quelle luci, avrete la sensazione di trovarvi in una grande metropoli ma vi basterà tornare in qualche bella giornata di sole per poter perdere lo sguardo in una meravigliosa vallata.
La vita degli studenti dopo il 2015
Se volete sapere come si vive a Perugia ai giorni d'oggi è a questa parte dell'articolo a cui dovreste prestare attenzione. Naturalmente la prospettiva che vi offro non è vissuta in prima persona perché non sono più un universitario, ma tornando spesso nel capoluogo umbro ho avuto modo di seguire alcune dinamiche. Ad esempio:- Università - Rispetto al 2015 c'è stata un'inversione di tendenza ed il numero di iscritti all'ateneo perugino per l'anno 2016/2017 è aumentato del 40%.
- Locali notturni - St. Andrew's, Domus Delirii, Zooropa, Zoologico, Celebrate, Sullivan, Contrappunto, Exaffa. Negli anni molti locali del centro hanno chiuso i battenti e solamente quattro realtà sono riuscite a superare la tempesta. Mi sto riferendo allo Shamrock, pub in stile irlandese dove si può bere una deliziosa guinness; al LunaBar Ferrari dell'intramontabile Mustapha Aouad; allo storico Kandinsky pub dall'atmosfera alternativa; all'Elfo Pub specializzato in birre artigianali. La notizia positiva è che in questi ultimi anni sono nate nuove realtà a testimonianza che la città sta riprendendo vita. Vi segnalo in particolare il Marla, posto ideale per chi ama ascoltare musica dal vivo.
- Affitti - L'unica conseguenza positiva della crisi è stata la diminuzione dei prezzi delle case e degli affitti. Sul web troverete ogni tipo di offerta, ma sullo storico Cerco e Trovo (disponibile in versione cartacea ed online) scoverete annunci interessanti.
Come si vive a Perugia da lavoratore
Non vivo ne lavoro a Perugia in pianta stabile ma mantenendo i contatti con chi è rimasto in questa meravigliosa città, posso darvi i pro ed i contro del vivere e lavorare a Perugia:
Contro:
- Pur essendo una città segue le dinamiche sociali di un paese, ovvero ristretti circoli di amici in cui non è semplice entrare. Questo, oltre che nell'ambito delle amicizie, vi potrebbe penalizzare nel caso in cui decideste di aprire un'attività commerciale.
- Se date un'occhiata alle statistiche sul turismo in umbria vi renderete conto come negli ultimi anni non ci sia stato un incremento anzi, a seguito degli eventi sismici che si sono verificati tra il 2016 ed il 2017, si è verificato un leggero calo. Quindi investire nel settore turistico potrebbe essere rischioso.
- Il prezzo degli appartamenti è interessante se acquistati per andarci a vivere ma non li considererei come investimenti visto che al giorno d'oggi sarebbe difficile affittarli poiché il numero di studenti fuori sede è ridotto e chi lavora (a meno che l'attività non sia in centro) cerca un appartamento che disponga di garage o un'area parcheggio (cosa assente in centro)
- Pur essendo una città Perugia resta un piccolo centro di 166785 abitanti e questo garantisce un'ottima qualità di vita.
- Essendo il capoluogo dell'Umbria dispone di ogni tipo di servizio
- È ben collegata con la strada E45
- Ha una stazione ferroviaria ed un aeroporto
- Non mancano locali ed occasioni per fare festa
Le mie conclusioni su come si vive a Perugia
A tutti coloro che mi domandano se Perugia è una città sicura in cui valga la pena vivere o studiare rispondo sempre che se dovessi rientrare in Italia tornerei a vivere qui. Non si tratta semplicemente di una questione affettiva, ma ritengo rappresenti la città ideale poiché ti garantisce di vivere "umanamente" godendo di servizi e divertimenti.
Se vi trovate a passare da quelle parti visitate i giardini Carducci e dirigete uno sguardo all'orizzonte. Di notte, con tutte quelle luci, avrete la sensazione di trovarvi in una grande metropoli ma vi basterà tornare in qualche bella giornata di sole per poter perdere lo sguardo in una meravigliosa vallata.
Perugia non è una città ma uno stato d'animo!
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